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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Il Giardino dei Tarocchi

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Oggi vi vorrei parlare di questo posto meraviglioso alle porte di Capalbio. Me lo ha fatto conoscere qualche anno fa una mia cara amica: avevo visto alcune foto sul suo profilo di Whatsapp e mi hanno veramente incuriosito. E' un parco artistico ideato da Niki de Saint Phalle che si è ispirata al Parc Guell di Barcellona. La costruzione è iniziata nel 1979 e completata grazie all'aiuto di altri artisti di arte contemporanea. La realizzazione del Giardino è terminata solo nell'estate del 1996 con una spesa, completamente autofinanziata dall'artista di oltre 10 miliardi di lire. Nel 1997 poi la Saint Phalle ha costituito una fondazione per mantenere e preservare l'opera e finalmente nel 1998 è stato aperto al pubblico! Il Giardino è quasi una città, con un ingresso delimitato da una lunga muraglia in tufo con un'unica apertura circolare al centro. Secondo l'idea dell'artista rappresenta una soglia da varcare per entrare in una pausa

Santorini: dove il tramonto accende i colori

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Come avrete intuito, leggendo i miei precedenti post, non amo il mare né tutto quello che comporta (caldo, sabbia, scogli, umidità, stare immobile sotto l'ombrellone e, sì, potrei continuare all'infinito). Ora vi starete chiedendo, ma quindi, che è andata a fare a Santorini? Potrei rispondere in molti modi, a distanza di anni da questo viaggio, il ricordo più vivido è il suo tramonto che accende ed esalta i suoi colori. L'anno in cui sono partita per Santorini, la Vueling aveva varato il primo volo diretto per quest'isola da Firenze! Un'occasione unica per scoprirla partendo comodamente da qui! Essendo il “primo anno” di questo volo ed essendo fine stagione (prima settimana di settembre) il suo costo era veramente allettante, per quello ho deciso di provare l'esperienza della vacanza su un'isola. Come faccio prima di partire per tutti i miei viaggi, vado in libreria e compro una guida della destinazione. Non è facile trovarla, purtroppo,

Domenica (virtuale) ad Anghiari

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E' di nuovo domenica, siamo ancora a casa, in questo isolamento sociale obbligato e giusto. Mi domando, appena sveglia, cosa avrei fatto in un giorno festivo normale, a fine Marzo, con fuori il sole e l'aria fresca ricca di primavera. Forse sarei rimasta a casa in attesa dell'inizio di un'altra settimana lavorativa, forse sarei andata a fare una passeggiata in centro a Firenze, oppure, forse, avrei preso la macchina per una gita fuori porta. Domenica scorsa vi ho portato con me lungo le crete senesi, stavolta andiamo verso la Valtiberina toscana, ma più precisamente nella splendida Anghiari! In auto, partendo da Firenze, si arriva ad Anghiari in circa 1 ora e mezzo passando da Arezzo. Molti sanno che sono legata a questi territori, in quanto, parte della mia famiglia viene da qui. Quando si pensa alla campagna toscana è giusto pensare al Chianti, magnifico, ma vi sono altre campagne, altre zone in Toscana, che regalano scorci da favola in piccole r

APP e viaggi

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Siamo, ormai tutti, possessori di uno smartphone che, sicuramente, verrà con noi durante la nostra vacanza. La tecnologia, quindi, ci può essere d'aiuto durante la nostra avventura! I miei clienti, durante la fase della consegna dei documenti di viaggio, mi chiedono spesso suggerimenti su: come fare a spostarsi, come capire la valuta, se avranno problemi con la lingua locale, come capire che mezzi urbani pubblici prendere e così via. I miei consigli derivano dalla mia esperienza e dalla comodità della tecnologia, in particolare, consiglio sempre loro, delle APP da scaricare prima di partire. NAVIGATORE L'idea di scaricare un navigatore sul nostro smartphone è sicuramente vincente in viaggio! Il mio consiglio, però, è quello di scaricare un navigatore offline, ovvero che sia in grado di lavorare senza l'utilizzo dei dati (internet) del cellulare. Se, come me, vi ritroverete persi lungo la Muraglia Cinese o avete smarrito la via durante un trekking,

Ricette dal Mondo: Pollo alle Mandorle

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Alzi la mano chi in questi giorni di chiusura in casa non si è reinventato cuoco! Beh, io dopo aver fatto pane, pizza, primi di ogni sorta, torte e biscotti in tutte le salse... ho deciso di buttarmi sulla cucina etnica. E ovviamente, il primo tentativo non poteva che ricadere sulla “semplice” cucina cinese! Mi sono buttata sul pollo alle mandorle (e sinceramente in tutti i sensi mi ci sono buttata!!!)... Quindi di seguito vi scrivo la ricetta, provatela perchè è venuto veramente un pranzetto da leccarsi i baffi. E la prova migliore è stata che anche mia figlia Luna (che tendenzialmente mangia cioccolata, pasta al pesto – del nonno!-, pasta al pomodoro e pizza e... cioccolata, pasta al pesto – del nonno!-, pasta al pomodoro e pizza e... beh insomma avete capito che è un po' diciamo complicata!) ha letteralmente spolverato il suo piatto!!! Allora, veniamo a noi, gli ingredienti sono: 500 gr di petto di pollo, 130 gr di mandorle sgusciate, 15 gr di zenzero fresco da

Cabo da Roca: il confine del mondo occidentale

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Ho soggiornato a Lisbona per quasi una settimana, ormai alcuni anni fa, l'obiettivo era quello di visitare, oltre alla città stessa, anche alcune località nelle sue immediate vicinanze. Piccoli paesini, o luoghi d'interesse, raggiungibili con bus e treni regionali, per una giornata ricca di avventure! Uno di questi luoghi è il leggendario Cabo da Roca Come arrivarci? Semplice! Se, come me, soggiornate a Lisbona basterà recarsi alla stazione ferroviaria Rossio e prendere un treno regionale per Cascais. Io ho dedicato tutta la mattina alla visita di questa cittadina di mare, caratterizzata da un vivace porto turistico e piccoli ristoranti di pesce affacciati sulle spiagge sabbiose di questa costa. Imperdibile una passeggiata lungomare fino ad arrivare alla “Boca do Inferno”. Questa spaccatura nella costa ha creato negli anni un arco da cui, quando il mare è mosso, il rumore dell'acqua che vi entra ricorda quello dell'inferno secondo una leggenda loc

Barcellona: il Quartiere Gotico

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Negli anni sono passata spesso da Barcellona. Prima per studio, poi per visitarla al meglio, in seguito per viverla e farla conoscere a chi mi è vicino. Dal mio compagno ai miei genitori fino ai miei clienti. Ho considerato per molto tempo, e ancora oggi, questa città come una seconda casa dove tornare anche solo per salutarla velocemente. Ho conosciuto, negli anni, la sua periferia e il suo centro storico, quello moderno e quello gotico, l'ho vista cambiare in questi miei 17 anni di visite, e tutt'oggi quando decido di tornarvi soggiorno sempre nello stesso quartiere, sono abitudinaria quando si parla di “seconde case”, ovvero il Quartiere Gotico. Intanto localizziamolo. Se siete sulle Ramblas e state guardando verso il porto, con alle spalle Plaça de Catalunya, il quartiere gotico si trova alla vostra sinistra. Vi si accede tramite piccoli vicoli, stradine che sembrano richiudersi su se stesse e che, spesso, non lasciano entrare la luce del sole, corrid