Cabo da Roca: il confine del mondo occidentale
Ho
soggiornato a Lisbona per quasi una settimana, ormai alcuni anni fa,
l'obiettivo era quello di visitare, oltre alla città stessa, anche
alcune località nelle sue immediate vicinanze.
Piccoli
paesini, o luoghi d'interesse, raggiungibili con bus e treni
regionali, per una giornata ricca di avventure!
Uno
di questi luoghi è il leggendario Cabo da Roca
Come
arrivarci? Semplice!
Se,
come me, soggiornate a Lisbona basterà recarsi alla stazione
ferroviaria Rossio e prendere un treno regionale per Cascais.
Io
ho dedicato tutta la mattina alla visita di questa cittadina di mare,
caratterizzata da un vivace porto turistico e piccoli ristoranti di
pesce affacciati sulle spiagge sabbiose di questa costa.
Imperdibile
una passeggiata lungomare fino ad arrivare alla “Boca do Inferno”.
Questa spaccatura nella costa ha creato negli anni un arco da cui,
quando il mare è mosso, il rumore dell'acqua che vi entra ricorda
quello dell'inferno secondo una leggenda locale.
Dopo
pranzo è arrivato il momento di andare alla stazione dei bus urbani,
prossimo stop il famoso Cabo da Roca!
Questo
aspro promontorio, battuto dal vento, era considerato almeno fino al
XIV secolo, il punto più occidentale del mondo allora conosciuto. Il
confine e la fine del mondo si identificavano con questo luogo.
Il
bus urbano mi lascia esattamente al centro visitatori della località.
Una zona aspra e ventosa in cui non vi è nulla! Non vi sono
ristoranti, alberghi, strade con negozi...
Cabo
da Roca è composto da: un negozio di souvenir, il centro visitatori,
il faro, una caffetteria.
Immancabile
la foto alla colonna con la storia di questa località!
Direte,
quindi, tutto qui?
In
realtà no!
Consultando
dei siti, confrontandomi con i ragazzi dell'ente del turismo, abbiamo
trovato con il mio compagno un percorso trekking che parte da Cabo da
Roca e arriva a una delle spiagge più belle che io abbia mai visto
in vita mia: Praia da Ursa!
Parto
dicendo che questo percorso non è adatto a tutti, purtroppo.
La
strada è bianca, piena di rocce appuntite e scivolose, bisogna
procedere con estrema cautela considerando, infine, che i cellulari
qui non hanno segnale!
Siete
solo voi e la natura.
Percorso
questo sentiero che, in andata sarà in discesa, vi ritroverete
davanti una spiaggia infinita popolata da rocce e pochissime persone,
un paradiso!
Il
mare di un blu cristallino che sferza la costa e si abbatte sulle
rocce, l'atmosfera “wild” che fa credere all'intrepido visitatore
di essere solo in questo paradiso, le insenature dentro le rocce che
nascondono opere umane a testimoniare il passaggio su questa terra,
tutto qui è etereo.
Immergere
i piedi nell'oceano atlantico solo per un attimo, l'acqua è
freddissima anche se degli intrepidi visitatori fanno il bagno, e
iniziare a risalire la montagna per tornare a prendere l'autobus per
Cascais e poi in treno per Lisbona in questa giornata di sole e
vento, ma meravigliosa!
Oggi
ho deciso di raccontarvi di Cabo da Roca perchè, appena sveglia,
dalla finestra della cucina ho sentito il vento impetuoso sferzare
gli alberi dei giardini.
Ho
pensato dentro di me “sembra il vento di Cabo da Roca!” ed eccolo
qui questo post!
La
mia visita risale a un lontano agosto, la temperatura era estiva, ma
la furia del vento era la stessa in quel paese al confine del mondo!
Buona
lettura
Alessandra
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