Di quando ho camminato sulla Grande Muraglia Cinese


Negli obiettivi dei miei viaggi fra le Top 3 figurava sicuramente una passeggiata sulla Grande Muraglia Cinese.
L'anno in cui cercavo, con il mio compagno, una meta per le nostre vacanze estive, proposi distrattamente la Cina – avete presente quando si accende la classica lampadina? - creato l'itinerario e prenotato il tutto nel giro di pochissimi giorni.
Era per noi arrivato il momento di conoscere questa Terra e la Muraglia.


Piccola premessa.

La Muraglia si divide in zone / località, di solito in un viaggio se ne visita una massimo due.
Avevamo scelto di visitare la parte chiamata “Jinshaling”, più selvaggia, più aspra, non ristrutturata con sentieri profondi e impervi, meno turistica certamente e secondo noi più affascinante.
Non so se chiamarlo segno del destino, ma l'anno del nostro viaggio quella parte era chiusa per restauro, insomma la nostra classica fortuna!
Non ci facciamo però abbattere e iniziamo a selezionare un'altra zona.


La seconda opzione è la parte chiamata: Mutianyu.
Turistica, ma non troppo, ristrutturata e con la possibilità di vedere nel suo percorso le magnifiche Torri di Vedetta, un invito a nozze per un'amante, come me, del genere fantasy / epico.
Per arrivare in questa località decidiamo di prenotare un trasferimento privato, abbiamo visto durante il nostro viaggio che è possibile muoversi con i mezzi locali, ma allo stesso tempo è molto complicato, la scelta del trasferimento privato ha comportato un grandissimo risparmio di tempo, ore in più per visitare la Muraglia.


Quando la foschia inquinata di Pechino sarà alle vostre spalle, dopo circa 1 ora e 30 min di macchina, passando fra zone industriali e paesini rurali, arriviamo ai piedi di Mutianyu.
Acquistato il biglietto si può accedere alla muraglia a piedi, con una scalinata di circa 4mila gradini, ma visto che non siamo masochisti fino a questo punto, optiamo per la seggiovia!
Voglio sottolineare brevemente che il turismo interno del popolo cinese è veramente consistente, loro visitano il loro paese continuamente, muovendosi in gruppi numerosi, ecco perchè la scelta di Mutianyu si è rivelata l'ideale, così come, l'autista che ci ha prelevato in hotel all'alba.
I cinesi preferiscono la comoda parte della Muraglia nel tratto di Badaling, raggiungibile da Pechino comodamente – stavolta sì – con i mezzi locali, affollandola e rendendo questa esperienza un incubo per chi vuole visitarla!
Ecco una foto della parte di Badaling per capirci:


Noi partendo all'alba dal nostro hotel e, avendo scelto una zona meno turistica, abbiamo potuto godere in tranquillità della nostra passeggiata sulla Muraglia senza spintoni o aste da selfie ovunque!


Se vi capiterà di visitarla nel periodo estivo in una giornata di sole, come nel nostro caso, un cappello, una buona crema solare e dell'acqua sono necessari se non vitali!
Può fare molto caldo e chiaramente non vi sono, eccetto le torri di guardia, zone d'ombra.

Iniziamo quindi a camminare su questi primi 3 km di Muraglia con ai lati parapetti merlati che, in tempi passati, permettevano ai soldati di scoccare le frecce verso i nemici da entrambi i lati.

Ogni 100 metri entrerete nelle magnifiche torri di vedetta, in totale ve ne sono 23.
E' necessario entrare e attraversare le torri per proseguire il vostro percorso lungo la Muraglia.

Camminare lungo Mutianyu può essere faticoso, ma veramente magnifico.
La muraglia non è una costruzione piatta, ma si adatta e percorre il fianco delle montagne per dominare e difendere il paesaggio sottostante. Vi capiterà, quindi, di salire e scendere scalini, arrampicarvi per seguire il fianco della montagna per poi tornare a valle e risalire e così via in questo percorso millenario.


Oggi, se guardo indietro, mi sembra impossibile aver camminato sulla Muraglia, sembra passata una vita eppure, ci sono stata, l'ho toccata, l'ho scalata!
I viaggi, in fondo, sono questo, lasciano delle emozioni indelebili nell'anima, da ricordare in questi giorni tristi e isolati.

Se riguardo le foto di quella giornata, rivedo il mio volto paonazzo, gli abiti bagnati dal sudore, risento la fatica nelle gambe e il caldo soffocante, ma non sono mai stata così felice di essere stata esattamente lì, di aver conquistato questa meta, di poter dire “Ho camminato sulla Muraglia Cinese”. La ricchezza che ci regalano i viaggi non può essere paragonata alla ricchezza materiale, effimera e passeggera, i viaggi rimarranno per sempre parte di voi.


Un libro interessante che vi porterà a viaggiare virtualmente in Cina è:
Oltre la muraglia” di Colin Thubron.
In questo libro, alla vigilia dei fatti di piazza Tian'anmen, lo scrittore narra del suo viaggio che lo porterà attraverso la Cina scoprendone la storia e le persone, regalando a noi lettori una visione autentica.

Buon viaggio e buona lettura


Commenti

Post popolari in questo blog

Nei dintorni di Kuala Lumpur, tra caverne, scalini e scimmie!

Londra con i bambini...

Trinidad & la Canchanchara