Il mio zaino "on the road"
I
miei clienti e amici lo sanno, la mia vacanza ideale estiva è “on
the road”.
Scordatevi
il mare, le spiagge, prendere il sole immobili tutto il giorno... per
me sarebbe un incubo!
Quando
pianifico insieme al mio compagno, che per fortuna vede il viaggio
come me, la nostra vacanza estiva, cerchiamo sempre un luogo in cui
vi è molto da visitare!
Scegliamo
di solito nazioni in cui sia possibile spostarsi utilizzando i mezzi
locali ed è per questo che il nostro bagaglio deve essere tattico e
ben organizzato.
E'
veramente scomodo partire per questi viaggi con il classico trolley!
Spesso gli spostamenti sono lunghi, su strade dissestate, è
necessario saltare da un treno all'altro, buttare velocemente il
bagaglio dentro un pullman e così via. Il vostro alleato in questo
tipo di viaggi è lo zaino!
Il
mio zaino è da 55 litri, di solito riempito non pesa più di 10kg,
date le dimensioni devo comunque imbarcarlo in quanto troppo grande
per essere un bagaglio a mano.
Esistono
in commercio anche zaini chiaramente più grandi, ma dovete sempre
tenere a mente che, in sun viaggio on the road, lo zaino sarà spesso
sulle vostre spalle, quindi più leggero è meglio è!
Un
accessorio fondamentale da acquistare insieme allo zaino è: il sacco
anti pioggia.
Comodo
per evitare di passare il pomeriggio in ostello ad asciugare tutti i
vestiti, fidatevi lo so!
Quindi,
tenuto conto che deve pesare il meno possibile, cosa scegliamo da
portare con noi?
Partendo
dai vestiti, considerando che nel periodo estivo ho visitato paesi,
quali la Cina e il Giappone, in cui ho trovato caldo e umidità
elevata, il vestiario sarà adeguato alle temperature del Paese che
si andrà a visitare.
Nel
mio caso, per un viaggio in un clima estivo afoso scelgo tessuti
traspiranti e di cotone, niente T-Shirt sintetiche, seleziono abiti
comodi e di tessuti leggeri. Se il mio viaggio dura 15 giorni non
metto in valigia 20 magliette, 30 pantaloni, 10 vestitini e così
via. Porto il meno possibile, considerando sempre che è possibile
lavare, una volta arrivati negli hotel, i nostri vestiti tramite il
servizio lavanderia che ogni struttura alberghiera fornisce, oppure
tramite lavanderie automatiche oppure con le nostre mani dentro i
lavandini del bagno in stanza.
On
the road non sempre va di pari passo con comodità!
Altro
consiglio per chi decide di viaggiare con lo zaino è quello di
organizzare al suo interno gli spazi. Abbiamo parlato dei vestiti, ma
come inserirli dentro al nostro bagaglio?
Io li organizzo per scomparti, mi spiego meglio.
Io li organizzo per scomparti, mi spiego meglio.
Metto,
ad esempio, tutte le magliette dentro delle borse di cotone, quelle
che si usano comunemente per fare la spesa, e inserisco la borsa
dentro lo zaino.
Lo
stesso farò con i pantaloni e la biancheria, ognuno in una busta di
cotone diversa.
Quando
avrò, quindi, bisogno di prendere una maglietta, durante il mio
viaggio, mi basterà tirare fuori dallo zaino la busta di cotone
corrispondente senza sgualcire gli altri capi.
Comodo
no?
Nel
mio zaino da viaggio, oltre ai vestiti, inserisco sempre delle
merendine come cracker o biscotti confezionati.
Non
che soffra mai la fame durante i viaggi, per fortuna mi adatto a ogni
situazione che trovo, però sapere di avere con me degli spuntini mi
conforta!
A
esempio, durante gli spostamenti in pullman che a volte richiedono
anche diverse ore senza sosta, posso sempre aprire la tasca laterale
e prendere un paio di biscotti in attesa di arrivare a destinazione.
Oggetti,
al contrario, che non metto mai nello zaino che, come vi dicevo, devo
imbarcare sul volo, sono i caricabatterie dei vari dispositivi!
Purtroppo
mi è capitato di arrivare a destinazione, per l'esattezza a Guilin
in Cina, e constatare che il mio bagaglio non mi aveva seguita.
Avere
con sé i caricabatterie diventa quindi fondamentale in un mondo
digitale come il nostro!
Dispositivi
elettronici, caricabatterie, documenti, primo cambio vanno tutti nel
bagaglio a mano, in modo che abbiate la sicurezza di averle con voi a
destinazione!
Il
mio primo viaggio “on the road” zaino in spalla è stato
l'Interrail alla fine della maturità.
Il
primo viaggio all'avventura che mi avrebbe portato, insieme alle mie
amiche, in Spagna e Portogallo per circa 20 giorni!
Da
lì è nata la mia passione per questo tipo di viaggi, gli unici che
mi fanno assaporare la libertà di muoversi, di scegliere e di
spostarsi.
Un
movimento continuo per arrivare alla prossima meta, a volte in paesi
di cui non conosco la lingua né riconosco la scrittura, giungere in
un piccolo paesino di montagna e andare a vedere cosa il minimarket
locale propone, ripartire alle prime luci dell'alba per non perdere
la coincidenza che mi porterà ancora in un altro paese, in un altra
meta, in un altro viaggio.
Il
mio consiglio di lettura non ha niente a che vedere con lo zaino in
modo particolare, mi spiego meglio.
Come
accennavo il mio primo viaggio “su strada” è stato l'interrail,
ormai moltissimi anni fa.
In
quel viaggio portai con me un libro massiccio, la vacanza sarebbe
stata lunga, il libro doveva essere, come dire, consistente.
Scelsi
di acquistare la versione tascabile di “Io Uccido” di Giorgio
Faletti.
Lo
leggevo durante gli spostamenti in treno e ricordo ancora, alla morte
di uno dei protagonisti, la botta allo stomaco e lo stupore, mentre
fuori dal finestrino passava l'arido paesaggio della Murcia.
Ecco
se penso a quel libro, penso al mio Interrail, a quell'estate
spensierata e agli insegnamenti ricevuti, sempre e per sempre “on
the road”.
Buona
lettura
Alessandra
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