#FisicamenteInCasaVirtualmenteA
Diciamo
la verità, ormai abbiamo perso il conteggio dei giorni in cui siamo
costretti – necessariamente – a stare in casa.
Le
molteplici giornate di sole non ci aiutano, salvo che per l'umore,
questa primavera la stiamo vivendo affacciati ai balconi e in coda ai
supermercati.
Navigando
su Instagram ho trovato molti “#” dedicati e questa quarantena,
così come molte “challenge”, ovvero sfide da fare con una
connessione internet, al posto di chiudere la porta di casa dietro di
noi e uscire. Un modo come un altro per intrattenere le persone
davanti allo schermo di un computer invece che fuori a magiare un
gelato.
Allora
ho deciso di parafrasare un hashtag inglese
(#PhisicallyAtHomeVirtuallyAt) per una riflessione da fare insieme a
voi.
Scrivo
questo post, appena dopo colazione, è mattina presto, se aprissi la
finestra cosa vorrei vedere?
Fisicamente
sono nella mia casa, al secondo piano di un condominio, con altri
condomini intorno a me, ma appunto se potessi immaginare di trovare
un altro paesaggio dietro questa finestra cosa vorrei trovare?
E
voi? Cosa vorreste trovare?
E'
da un po' che ci penso e non riesco a individuare un luogo preciso in
cui ora vorrei essere, i luoghi, le nazioni, le città visitate sono
troppe e in ognuna ho lasciato una parte di me.
Il
gioco però non funziona così!
Allora,
se devo concludere l'hashtag, pensando al sole e alla primavera di
oggi, desiderando trovare davanti a me un paesaggio rilassante... ok,
ci sono!
No
non è il Giappone! Lo adoro, ormai lo saprete, ma oggi la mia mente
mi ha riportato a un viaggio di alcuni anni fa, la vista dalla mia
sistemazione mi faceva stare bene, mi sentivo in pace, veramente!
#FisicamenteInCasaVirtualmenteAsantorini
Si
Santorini!
Cosa
vedevo? Con calma, prima una premessa!
Avevo
affittato, tramite i miei fornitori, un piccolo appartamento per me e
il mio compagno, in un piccolo residence a Perissa, non lontano dal
mare.
La
coppia greca che gestisce questo piccolo complesso vive al suo
interno, è facile trovare la signora Joanna intenta a preparare la
cena con la porta di casa aperta, o il marito tagliare l'erba
intorno!
Così
cordiali, così ospitali, in questo piccolo residence lontano dal
turismo di massa, economico e assolutamente essenziale.
Il
nostro piccolo appartamento comprendeva una piccola veranda in
condivisione con una coppia tedesca che occupava l'appartamento
accanto al nostro, un angolo cottura essenziale (tanto non abbiamo
intenzione di cucinare quindi perfetto!), un piccolo bagno spesso
popolato da formiche (onnipresenti in quest'isola), un grazioso
soppalco in cui vi entrava preciso preciso il nostro letto con
materasso a terra!
Un
piccolo mondo che però infondeva tranquillità.
La
nostra giornata iniziava qui, lasciato l'appartamento scendevamo per
uscire e salutavamo la proprietaria e suo marito, il quale ci
intratteneva in conversazioni in greco per noi incomprensibili
(avevamo spiegato che non lo capivamo, ma niente) a cui rispondevamo
piegando la testa e intonando un Kalimera, e via a scoprire
quest'isola.
Se
mi affaccio stamani dal mio balcone, che non è più qui a Firenze,
ma a Perissa vedo il bianco che si mischia al puro blu degli edifici.
In lontananza sento, ma non vedo, il rumore del mare, questa collina
ci protegge e ci issa un gradino sopra al caos della vita notturna
che si tiene sul lungomare. Vedo la montagna dietro di noi imperiosa,
la stessa che ho visto scendendo con l'aereo pronto all'atterraggio,
nella cui sommità si trova l'Antica Thera.
Vedo,
infine, alberi arsi dal sole, e sento che la signora Joanna (la
proprietaria) sta cercando di preparare la colazione per il marito e
lo chiama a gran voce.
Appoggio
sul piccolo tavolino della nostra veranda il caffè e dei biscotti,
saluto la coppia tedesca accanto a noi, guardo il cielo blu, sento il
vento immancabile in quest'isola, arriva anche il caldo che può
essere soffocante, sono pronta per esplorarla, andiamo!
Qui
sono in pace.
E
voi? Dove siete?
#FisicamenteInCasaVirtualmenteA?
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